Dr. Davide Dellai

La psicoanalisi è una delle psicoterapie oggi presenti nell’orizzonte della psicologia clinica. La storia della psicoterapia è lunga e percorre le varie necessità storico culturali che nel corso del tempo si sono affacciate nella ricerca del benessere psichico e relazionale umano. La matrice europea, da cui prende l’avvio la psicoanalisi, è legata ad una visione antropologica e medica complessa che considera il disagio come una manifestazione di una disarmonia più complessa. Questa disarmonia di fatto impedisce la naturale evoluzione personale; è necessario quindi porre un rimedio capace di considerare la complessità della natura umana e della singola persona. Il rimedio è dato dalla relazione analitica che motiva e intensifica e riequilibra le dinamiche profonde che animano la persona anche oltre la sua stessa consapevolezza. Ci sono poi matrici anglofone caratterizzate da un decisivo pragmatismo che porta alla prescrizione di azioni e comportamenti e quindi -implicitamente- dal orientamento verso scelte circa la propria vita e le proprie azioni che vengono considerate preferibili rispetto ad altre. Tutte le psicoterapie, in misura diversa, sono caratterizzate dall’uso della parola; per il mondo psicoanalitico la parola non è solo quella pronunciata per uno scopo descrittivo ma è piuttosto la ricerca della parola autentica, originaria e originante, quella che sintetizza lo stato dell’essere, quella che produce coinvolgimento ed emozione, quella che rivela e genera spontaneamente il cambiamento, senza forzature. Ad oggi possiamo considerare questa pluralità come una grande ricchezza perché non tutto va bene per tutti. Un buon terapeuta altresì dovrebbe saper riconoscere velocemente l’effettiva utilità della sua pratica clinica nei confronti di un paziente e, qualora il beneficio fosse scarso, saper anche indirizzare altrove.

Imponenti studi hanno dimostrato l’assoluta efficacia della psicoterapia psicoanalitica. A tal proposito sono gli studi relativi all’effect size della terapia psiacoanalitica paragonata ad altre dove emerge che Tra le differenti forme di psicoterapia, quelle cognitivo comportamentali o simili hanno una effect size che varia tra 0,58 e 1,0 mentre per le terapie psicoanalitiche (o psicodinamiche in genere) varia tra 0,69 e 1,8. Va altresì segnalato, per onestà intellettuale, che gli stessi studi sull’effect size affermano che una quota parte significativa dell’efficacia- a prescindere dall’orientamento clinico- dipenda dall’effettiva qualità, anche umana direi, del terapeuta (calcolabile almeno su un 0,40).

La natura della psicoterapia psicoanalitica breve è data proprio dal non voler essere un esperienza di cui non si prevede la fine, anzi all’inizio del processo terapeutico viene accordata una durata e una frequenza. Tuttavia non è un atto magico ma una pratica clinica che ha la necessità di un suo tempo – molto soggettivo – affinché si possano notare dei risultati soddisfacenti. Non è interesse di nessun terapeuta esperto protrarre una terapia oltre il suo necessario, proprio per evitare di annientare, per sfinimento, i risultati ottenuti. Anzi il fatto che diversi importanti autori, in questo ultimi decenni abbiano deciso di teorizzare e mettere in pratica una psicoterapia psicoanalitica breve dimostra proprio come siano maturati i tempi, anche dovuti alla ipervelocità stessa della vita sociale e personale, per un progetto clinico aderente, nel limite del possibile e dell’opportuno, alla mutazione ontica della civiltà. È anche importante aggiungere, dinanzi a chi temesse a proposito della durata di una psicoterapia, che questa è uno strumento, ovviamente non un fine. Durante una terapia efficace ci sente meglio, si conquistano gradi di autonomia e pensieri inediti e si vede l’evoluzione di sé e questo è bello. La categoria della bellezza è centrale nella terapia. È bello migliorarsi. È bello trovare nuovi gradi di libertà. È bello comprendersi.